Adoniram Judson
Adoniram JudsonDa campione sportivo a missionario in Asia e Africa
Sconosciuto a gran parte dei credenti, quella di C.T. Studd è una
storia tra le più toccanti. Missionario di origine inglese, Charles era
figlio di un ricco imprenditore, Edward Studd, il quale si convertì al
Signore grazie al ministerio evangelistico di D. L. Moody, nel 1877.
Il giovane Studd divenne un eccellente giocatore di cricket e, all’età
di diciannove anni, divenne il capitano della squadra di Eton, graziosa
cittadina delle Midlands inglesi, nel Buckinghamshire, e famosa per il
suo College fondato, nel 1440, da Re Enrico VI. Frequentò la famosa
università di Cambridge dal 1880 al 1883 e, mentre svolgeva i suoi
studi in quella prestigiosa sede, ebbe anche lui l’occasione di
partecipare ad una delle riunioni evangelistiche organizzate da
Moody. A seguito della predicazione dell’Evangelo, come suo padre,
si convertì a Cristo.
Poco dopo la sua conversione, insieme ad altri sei studenti, dedicò la
sua vita e le sue sostanze al Signore Gesù Cristo disponendosi come
missionari per la China Inland Mission (Missione per la Cina Interna)
di Hudson Taylor. Subito dopo, nel 1885, i “Sette di Cambridge”
s’imbarcarono alla volta di quel
lontano ed inospitale Paese. Nel 1888 Studd si sposò e continuò l’opera in Cina per diversi anni fino
a quando le sue gravi condizioni fisiche gl’imposero un rientro forzato in patria insieme a sua
moglie. Tornato in Inghilterra vendette tutte le sue numerose proprietà donando l’intero ricavato in
favore della Missione in Cina.
Impossibilitato, in quel periodo, a poter rientrare in Cina, Studd e sua moglie iniziarono a girare il
mondo per raccogliere fondi in favore della China Inland Mission. Durante una delle sue tappe, si
rese conto che il clima nell’India del Sud gli era favorevole per la sua salute e decise, quindi, di
rimanervi per sei anni. Dopo quel periodo di tempo, tornò in Inghilterra per progettare un lavoro
missionario in Africa.
Nel dicembre del 1912, lasciò la sua famiglia in Inghilterra per svolgere un lavoro missionario di
due anni nel continente nero. Dopo questi primi due anni, a causa della sua salute precaria, fece
ritorno nel suo Paese per breve tempo e quindi ancora in Africa per altri cinque anni. Sua moglie,
che continuava ad organizzare il lavoro missionario in Inghilterra mandando reclutando nuovi
operai e raccogliendo offerte, non poté raggiungerlo fino al 1928 per poi tornare in Patria ed andare
con il Signore nel 1929. Studd, ormai gravemente malato e sofferente, rimane in quel continente a
servire il Signore fino alla fine dei suoi giorni. Nel cuore dell’Africa, a Ibambi, nel Congo, Charles
Thomas Studd un giovedì di luglio del 1931, lascia scritto ai suoi colleghi missionari e pronuncia la
sua ultima parola: “Alleluia”.
Charles T. Studd era stato soprannominato a ragione Bwana Mukubwa, cioè il grande Bwana: era
grande in ciò che pensava e faceva; grande nel soffrire per gli altri, grande nella fede, nell’amore,
nel sacrificio e nella devozione per il suo Salvatore. Era grande nella conoscenza del suo Dio e delle

Scritture: un vero e proprio gigante spirituale, davanti al quale noi sembriamo minuscoli come i
pigmei che abitano le foreste del Congo.